lunedì 30 gennaio 2012

Mi girano le....ruote!!

Inizio dalla ruota anteriore. Abbondante spruzzata di "svitol" sulle varie viti. Sgancio il cavo del freno e svito il relativo registro. Svito il cavo Km mettendo uno straccio tra le pinze ed il nottolino di alluminio per non danneggiare la zigrinatura. Svito il dado e con uno strumento di precisione (martellone da tre kg) sfilo delicatamente il perno del mozzo. 
Lavo bene il rinvio del conta Km con un solvente  e lo apro fin dove possibile senza danneggiarlo. E' un VEGLIA e all'interno c'è un minuscolo paraolio/parapolvere a doppio labbro che lubrifico con una goccia di olio al silicone. Rimonto ed il rinvio è pronto (ricordatemi di mettere il grasso attraverso l'apposito ingrassatore quando sarà il momento di rimontare!!!!)
Rinvio VEGLIA: si accede al parapolvere togliendo la molla "seeger" da esterno.
Inizia la lotta impari con il PIRELLI MT76 da 2,75 x 18 pollici che gli anni (forse quaranta) hanno trasformato in un irremovibile anellone di bachelite!
Provo a scaldarlo con la pistola termica (phon da carrozziere). Irroro il cerchione di abbondante sbloccante. Cerco di intimorirlo massaggiandolo con il martelone ma ancora nulla. Il peggio è che non trovo più i cava-copertoni e me la devo sbrigare con alcuni cacciavitoni.
PIRELLI MT76 RIGATO in pura bachelite
 Alla fine ce la faccio e dal copertone sbuca una bella camera d'aria CEAT da 18 pollici e un kilo di ruggine!


Procedo con lo smontaggio di nipples e razze che dovrò restaurare.
Svitol su nipples dentro e fuori, poi li allento rutti usando una piccola chiave registrabile (la specifica chiave per tirare le razze è al sicuro assieme ai cava-copertoni....) Una volta allentati i nipples si può  procedere speditamente e con soddisfazione con un avvitatore sfruttando il loro taglio all'interno del cerchio.
  Libero il mozzo dalle razze...
Et voilà, il cerchio è scomposto!
Il cerchio è irrimediabilmente compromesso dalla ruggine ed andrà sostituito (forse con un bel ITALCERCHI di alluminio) Tutto il resto va recuperato per ragioni di originalità (le razze erano verniciate) e di...budget! Inoltre le razze originali interne ed esterne presentano una curvatura diversa della testa, cosa che non ho notato sulle razze aftermarket....
  

Inizio a spazzolare le razze...
e a lucidare i nipples...
Usate sempre i guanti, non come l'ismito della foto! Lo spazzone ha la simpatica abitudine di agganciare gli oggetti che gli presentate e di risbatterveli sulle dita a 2000 rotazioni al minuto!!
Voglio esagerare, alle razze do anche una fumata con la pallinatrice che mi sono regalato a Natale, in modo da rendere il metallo perfettamente pulito e lucido
Prima di questa usavo uno scatolone di cartone con due fori per le braccia e un vetro posato sopra. A fine lavoro c'era sabbia ovunque (la maggior parte nelle mie mutande), ma nemmeno un granello dentro lo scatolone!!
In realtà non è sabbia ma microsfere di vetro che ho acquistato per rifinire l'alluminio (interni dei carter ecc..). Funziona benissimo anche sull'acciaio inox e sul ferro.

Pratico 36 fori da 3 mm su una tavoletta di legno e ci avvito le razze, le lavo con uno sgrassante e stendo due leggerissime (ma costosissime) mani di primer della SIKKENS. Il risultato è SPETTACOLARE!

Il bel sogno svanisce con uno squillo di telefono...è mia moglie inferocita che mi chiede che fine ho fatto...Alla prossima.         

I rottami...

Ebbene sì: sono appassionato di rottami. Provo una irresistibile attrazione quando vedo una vecchia due-ruote ( ma anche una quattro-ruote) rugginosa e bisognosa di seri interventi di ripristino, magari abbandonata in fondo ad un cortile ed inglobata da qualche tipo di vegetazione oppure (peggio) utilizzata come ricovero per animali da cortile (la mia Spitfire ad esempio era la cuccia di un pastore tedesco e nella trattativa ho avuto più difficoltà a convincere il cane rispetto al proprietario). Ho pensato quindi di condividere questa mia passione iniziando da un progetto abbastanza semplice: il restauro di una BENELLI/MOTOBI 125 Sport Special testa quadra della metà degli anni settanta (scoprirò l'anno esatto quando mi deciderò a fare una visura alla motorizzazione). La moto, recuperata dal cassone dei rifiuti ingombranti una ventina di anni fa, è rimasta per tutto questo tempo in un magazzino parzialmente smontata. Il restauro si presentava infatti assai difficoltoso per la quantità di pezzi mancanti e per i seri danni a sella, serbatoio (veramente accartocciato) e parafanghi vari. Poi la svolta: trovo su e-bay per poche centinaia di euro una moto gemella radiata dalla quale attingere buona parte dei pezzi mancanti o irrimediabilmente danneggiati. Riesco ad aggiudicarmela offrendo addirittura meno della base d'asta (ma i rottami piacciono solo a me??) e......PARTE L'AVVENTURA!